PS4 – Concrete Genie – Recensione

Disponibile per: PS4, PS5 (retro).

Concrete Genie dopo l’originale Entwined, lo studio Pixelopus viene ingaggiato da Sony per questo nuovo titolo esclusivo, in cui nei panni del giovane Ash, dovremo ridipingere di colori e luce la decadente cittadina di Denska!

Disastro ecologico
Concrete Genie è ambientato nella cittadina di pescatori Denska, che è stata abbandonata dopo che una petroliera è affondata lì vicino, distruggendo l’ecosistema che teneva in vita la città, la quale è stata poi avvolta da una strana “oscurità”. Ash che ha vissuto la sua infanzia a Denska, continua a tornarci, passando il tempo a disegnare sul suo quaderno, ma è anche tormentato da alcuni bulli, che gli rubano il quaderno e ne strappano le pagine, disperdendole nel vento. Ash verrà poi chiuso nelle funicolare dai bulli, e finirà all’interno del faro della città, dove inizierà la sua avventura quando, trovato un pennello magico, darà vita al primo dei suoi “mostri” disegnati, Luna, e scoprirà di avere il potere di ridare luce alla città grazie all’aiuto del pennello, di Luna, e degli altri mostri che aveva disegnato sui fogli, ora dispersi, del suo quaderno.

Il potere della pittura
Concrete Genie si è ispirato a “Jet Set Radio” nella sua creazione, di fatto l’elemento principale del gameplay è quello di creare dei Murales in giro per la cittadina, lasciandoci buona libertà nella creazione degli stessi. I vari elementi di disegno li acquisiremo seguendo la trama, ed esplorando la (piccola) cittadina, acquisendo nuovi elementi di decorazione. In alcuni casi dovremo invece dipingere i “geni”, dei simpatici mostri, i quali anche potremo personalizzare con varie caratteristiche tipo coda, corna, cappelli, etc… i geni sono fondamentali inoltre per risolvere gli enigmi, che riguardano gli elementi di fuoco, elettricità e vento. Il gioco quindi si svolge per due terzi esplorando e risolvendo semplici enigmi tramite il potere della pittura sui muri, mentre l’ultima parte introduce qualche elemento d’azione, comunque molto basilare, ed infine permette di tornare ad esplorare liberamente la città, facendola diventare la nostra “tela” personale, e permettendo di recuperare tutto ciò che abbiamo lasciato indietro.

Breve ma carismatico
Concrete Genie è uno di quei prodotti tutt’altro che perfetti, nel caso specifico è molto breve, le parti d’azione ed in generale anche i puzzle sono molto basilari e semplici, non c’è mai una vera sfida e le meccaniche sono davvero ridotte all’osso. La possibilità di creare dei murales è interessante, così come la loro realizzazione legata a disegni pre-impostati ma che creano effetti grafici molto gradevoli. Tecnicamente il titolo è di buon livello, con uno stile artistico abbastanza originale, e costellato di effetti luminosi e particellari, senza particolari inciampi se non qualche leggero calo di frame che non è inchiodato sempre sui 30fps (e sinceramente per quel che si vede si poteva forse puntare più in alto). Tuttavia è innegabile il carisma che sa trasmettere, cosa che pochi prodotti fanno, e che se è in grado di catturare il giocatore, allora fa passare in secondo piano tutto il resto, rivelandosi un piacevole passatempo nel piccolo mondo di Ash e della sua storia.

Conclusioni
Concrete Genie è un progetto piacevole, che purtroppo non spicca per una storia particolarmente riuscita, soffre di una certa brevità e di mancanza di sfida. Tuttavia ha un fascino innegabile, una direzione artistica curata, di un gameplay immediato e rilassante. Un’avventura adatta a tutti, con una morale banale ma sempre attuale.

Voto:80
+ Visivamente colorato e piacevole
+ Modalità VR aggiuntiva molto carina
– Storia troppo clichè
– Molto breve.

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