Xbox Series – Control – Recensione

Disponibile per:Xbox One, PC, Switch, PS4.

Control è l’ultimo lavoro dei Remedy, famosi per la serie Max Payne e recentemente Alan Wake (ed il meno fortunato Quantum Break), ritornano in grande stile con un altro grosso progetto dalla protagonista femminile, e con ancora tutto lo stile che li ha contraddistinti nei precedenti lavori.

The Oldest House
Control ci mette nei panni di Jesse Faden, che in grado di poteri supernaturali passa la sua vita alla ricerca del fratello, rapito misteriosamente quando erano entrambi bambini. Scoperto che i rapitori sono parte del Federal Bureau Of Control, riesce a scovare la loro base segreta, la Oldest House, luogo nel quale questa agenzia governativa si occupa di studiare, e prendere possesso laddove siano utili, di eventi e poteri sovrannaturali. E guarda caso sia Jesse che il fratello sono a quanto pare in possesso di tali poteri. Lo stile della narrazione è molto misterioso e ricorda per certi versi i film di David Lynch, così anche come lo stile artistico adottato, onirico e con il mondo di gioco che muta intorno a noi.

Hiss
In Control dovremo affrontare le entità malefiche chiamate Hiss, le quali a quanto pare hanno invaso la FBC (Federal Bureau of Control). In cambio del nostro aiuto, potremo venire a capo della scomparsa di nostro fratello, e nel frattempo anche comprendere qualcosa di più riguardo gli eventi ed i poteri sovrannaturali che ci circondano. La trama del gioco viene spiegata sia tramite i dialoghi della storia principali con alcuni degli agenti della FBC che incontreremo, sia e soprattutto grazie ai tantissimi documenti e file che troveremo sparsi per gli ambienti che andremo ad esplorare. Da un lato abbiamo un’ottima caratterizzazione degli ambienti, con gli uffici e i corridoi della Oldest House che risultano riconoscibili e belli da vedere, con un’ottima distruttibilità ambientale, e delle trasformazioni “oniriche” degli ambienti durante certe fasi che li rendono affascinanti da vedere; dall’altro abbiamo i nemici che sono per il 95% soldati, qualcuno con delle abilità in più, e un paio di “mostri”.

Un’arma cangiante
A nostra disposizione avremo una pistola speciale, la quale è in grado di assumere diverse forme, ognuna con una diversa potenza di fuoco. L’arma potrà essere migliorata attribuendo degli upgrade spendendo dei punti e degli oggetti che guadagneremo durante il gioco stesso. Questi upgrade potranno essere applicati anche alla nostra protagonista, così da potenziarne le capacità in battaglia. Oltre alla nostra arma potremo anche contare su altri poteri, tra cui la levitazione, uno scatto veloce, la telecinesi, e così via… notare che manca la possibilità di utilizzare le coperture, nonostante sia tutto in terza persona, non c’è un tasto dedicato per nascondersi, scelta di gameplay sicuramente “originale” e che si discosta da quella che è considerata oramai da tempo una feature “ovvia”. Considerata la dinamicità degli scontri però non si nota troppo questa “mancanza”, mentre devo dire che un po’ si nota la mancanza di scontri con veri e propri boss, seppure qualche avversario più potente ci sia, i nemici sono quasi tutti identici, e non c’è alcuna caratterizzazione di nota a riguardo neanche nelle strategie per affrontarli (tendenzialmente stare lontani e sparare funziona bene).

Mix di realtà e finzione
Control come da tradizione Remedy, è un mix di “finzione” con grafica di gioco, e realtà con alcuni filmati realizzati da attori veri e poi inseriti nel contesto videoludico con vari stratagemmi, dai programmi TV visibili in alcune location, a dei video nei proiettori e così via… questo mix un po’ strano si è già visto in passato nelle loro produzioni, ed è del parte dello stile di marchio Remedy. Non stona particolarmente, e da un tocco di originalità e stranezza in più a quello che è già un titolo artisticamente molto particolare, con ambientazioni che talvolta sono realistiche, talvolta assumono conformazioni impossibili e mutevoli, a seconda se ci troviamo nel piano “reale” o quello distorto dall’Hiss. Più di un inciampo tecnico purtroppo si nota sia per il livello di risoluzione un po’ basso, aliasing ed anche qualche rallentamento… perlomeno i caricamenti su Series S sono decisamente veloci. Per la versione dedicata e non emulata, bisognerà aspettare il 2021.

Conclusioni
Control è un buon gioco d’azione, non brilla nel gameplay nonostante risulti piacevole, quanto nella direzione artistica e nello svolgimento della trama, che richiede una certa dedizione per essere realmente apprezzata. E’ comunque un ottimo gioco, con una grande mole di contenuti che richiedono parecchie ore per completarlo del tutto, ed un feeling unico come da tradizione Remedy.

Voto:80

+ Ottima direzione artistica

+ Divertente usare i poteri di Jesse

– Graficamento, lato tecnico, soffre la old gen

– Gli scontri con i nemici mancano di mordente

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