PS4 – Shenmue 3 – Recensione

Disponibile per:PS4, PC.

Shen Mue 3 è l’insperato seguito di una saga nata e morta su Dreamcast, che ai tempi portò una ventata d’aria fresca nell’interazione con il mondo di gioco, e sbalordiva per i tanti piccoli dettagli che sapeva regalare! Ma questo seguito regge i 15 anni di distanza passati dall’ultimo capitolo?

15 anni dopo
Shenmue 3 riprende l’avventaura di Ryo esattamente da dove l’avevamo lasciata, per chi ci ha giocato, per gli altri ci sono dei comodi video riassuntivi delle vicende accadute durante i primi due giochi della serie. Insieme a Shenua, dovremo quindi scoprire le vere origini dello “specchio della fenice e del drago”, il perchè Lan Di li brama, e proseguire il nostro addestramento nell’arte del Kung Fu. Per chi ha giocato su Dreamcast, o magari anche recentemente i remaster, si troverà subito a casa, con un’interfaccia che si discosta pochissimo da quella passata, così come i controlli ed il gameplay in generale.

Il lento scorrere del tempo
Shenmue ha sempre avuto tra i suoi pregi (e difetti) il fatto di essere prima di tutto l’esperienza di un “viaggio”. Si prende quindi i suoi tempi, nulla è accellerato o caotico, ogni azione consuma del tempo e ne richiede al giocatore. Non ci sono modi facili di far soldi, se non svolgendo attività a volte un po’ noiose poichè ripetitive, al più si può tentare la fortuna per accellerare il processo, un po’ come nella vita reale. Anche le nostre abilità di combattimento richiederanno sacrificio e tempo, per allenarci ed ottenere nuove abilità da utilizzare durante gli scontri. Se non fosse per qualche missione obbligatoria che richiede un po’ troppa dedizione a queste attività ripetitive, il tutto si potrebbe anche considerare abbastanza “equilibrato” se preso con lo spirito giusto. Non mancano poi le varie attività secondarie come la sala giochi, i gatcha, vari “giochi d’azzardo”…

La storia continua…?
Shenmue a detta del suo creatore, ha già ricevuto diversi tagli, e nonostante ciò la saga è tutto tranne che conclusa… infatti anche questo capitolo non conclude la trama, ed anzi sembra ne serviranno almeno altri 2 di giochi per poter vedere la conclusione delle vicende di Ryo. Se nei primi due giochi però vediamo un’evoluzione della storia tutto sommato abbastanza marcata, questo capitolo è più timido, e centellina le rivelazioni ed in generale il proseguire della storia, da un lato rimanendo fedele al ritmo lento della serie, dall’altro lasciando qualche domanda su quanti altri capitoli siano necessari per mettere la parola fine. Non mancheranno incontri con vecchie conoscenze, e nuovi personaggi, che tuttavia questa volta risultano meno carismatici e dubito si vedranno di nuovo nei prossimi capitoli della storia.

Deja-vu
Shenmue 3 non innova nulla rispetto alla formula originale, anzi. C’è qualche piccola novità, come la gestione degli allenamenti per migliorare il nostro kung-fu, ma in generale la struttura di gioco è rimasta quella originale, oramai indubbiamente “legnosa” ed un po’ tediosa in alcuni limiti. Il dover parlare a caso alle persone per trovare indizi, senza la possibilità di saltare i dialoghi (se non ogni giorno dopo averli sentiti una volta, poi inspiegabilmente la situazione si “resetta”…), muri invisibili che ci impediscono di esplorare liberamente il mondo di gioco, imponendoci di non poter visitare certe zone finchè il gioco non lo decide. Ed anche utilizzi limitativi dell’ambiente che sanno troppo di vecchio, come un campo di girasoli di cemento armato, infatti Ryo non è in grado di camminare sopra le piante, ma può solo aggirarle o seguire un percorso predefinito. Inoltre la struttura di gioco si ripeterà quasi identica nelle due zone di gioco: investigare, allenarsi, lavorare, raccogliere fondi per proseguire, combattere… con una ripetizione un po’ troppo palese, quasi che il primo villaggio sia un “tutorial” ed il secondo una copia dello stesso ma con obiettivi più complessi.

Alti e bassi
Shenmue 3 ha ricevuto parecchi fondi per la sua realizzazione, quindi non ci sono molte scuse da accampare… in ogni caso a livello grafico ci sono moltissimi problemi. Rallentamenti, pop-in nelle zone affollate con diversi secondi di ritardo per l’apparizione di personaggi e strutture se ci si muove “troppo velocemente”, riproduzione grafica dei personaggi spesso discontinua, con alcuni ben realizzati ed altri così superficiali da sembrare quasi stati disegnati con un differente stile grafico… anche gli effetti come la pioggia sembrano stati messi lì tanto per… senza commentare il livello grafico di ombre ed gli altri (pochi) effetti grafici complessi presenti. Insomma a livello tecnico è assolutamente bocciato. Nonostante ciò, almeno la grafica è perlomeno molto pulita e senza un filo di aliasing, e talvolta restituisce qualche bella vista.

Voto:65
Shenmue 3 mantiene l’anima degli originali, il ritmo, il carisma. Mantiene anche tutti i difetti ed il gameplay oramai vetusto e necessariamente da svecchiare, il che non lo renderebbe nient’altro che migliore e meno rigido. Un’occasione mancata, nato dalla passione dei fan che l’hanno finanziato con un kickstarter, ma che ora dovrà camminare da solo se vuole convincere di nuovo i suoi acquirenti con un seguito.

+ Mantiene lo spirito originale

+ E’ bello rivedere Ryo dopo tanto tempo e poter proseguire la sua storia

– Troppo rigido

– La trama non decolla mai

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