SNES – Breath of Fire – Retrocensione

Disponibile per: SNES (Remaster: GBA e Switch Online) .

Breath of Fire era la serie di JRPG targata Capcom, dove il protagonista senza nome dai capelli blu(poi diventerà Ryu nei seguiti), fa parte della stirpe dei Draghi, e si trova a dover salvare il mondo (pensa un po’).

Albori dei JRPG
Breath of Fire è un JRPG dallo stampo molto classico, seppur con qualche elemento che lo rendono unico, in primis il fatto che il protagonista si può trasformare in Draghi dalle varie abilità. La storia è molto lineare e semplici e racconta la battaglia tra i Draghi di Luce e i Draghi d’Ombra, una sorta di bene contro il male, piuttosto banale e semplicistica, ed anche sui protagonisti non si spendono molte parole, ma vengono introdotti e caratterizzati poco, così come banalmente viene giustificato il loro inserimento nel nostro team. Ogni personaggio avrà delle caratteristiche uniche, e potrà equipaggiare una serie di armature e armi specifiche, oltre che ottenere poteri aggiuntivi salendo di livello. Buono l’aspetto grafico invece, che offre una buona varietà di ambientazioni, soprattutto negli scontri (gli sfondi sono sempre coerenti con l’ambiente), peccato invece che la colonna sonora risulti troppo ripetitiva, con poca varietà.

Esplorando e combattendo
Breath of Fire ha una struttura classica in cui ci muoveremo da una città all’altra, passando per i classici dungeon (tra l’altro dalla buona complessità e design) dove raccogliere anche qualche tesoro ed oggetto nuovo. Ad ogni spostamento ci sarà qualche ritaglio di storia, ovvero disavventura della nuova città raggiunta che ci troveremo a dover risolvere. In questo modo recluteremo anche nuovi membri per il nostro gruppo, che alla fine risulterà parecchio variegato e divertente da utilizzare, in quanto ogni personaggio ha caratteristiche uniche in battaglia e fuori… infatti seppur non venga spiegato, posizionando in “cima” al gruppo un personaggio, ne utilizzeremo le caratteristiche speciali durante l’esplorazione. Ad esempio passare attraverso le foreste sulla mappa del mondo, sbloccare trappole e serrature, abbattere muri e così via… aprendo non solo nuove strade segrete, ma anche percorsi necessari per proseguire con la storia del gioco stesso. Un elemento interessante è la presenza del ciclo Giorno/Notte, che influenza sia i nemici incontrati, sia alcuni eventi di gioco necessari per la trama e per ottenere alcuni oggetti.

Interfaccia poco intuitiva
Veniamo ai punti dolenti. Compreso che la trama è banale, ma ci si può passare sopra, l’interfaccia di gioco è un vero e proprio ostacolo. Tutti i nomi di oggetti, magie e armamentari sono “tagliati”… ad esempio PowerSD, FireSH, etc… (Power Sword, Fire Shield) se alla lunga si intuisce il significato, e per armature ed armi è meno dolorosa la situazione, sugli oggetti diventa un dramma… come faccio a sapere cosa è una Marble? O un E. Stone? E che effetti hanno? E’ necessario entrare nel menù oggetti, selezionare il “?” e selezionare ogni singolo oggetto per averne una descrizione. Sarebbe stato più comodo, come nella maggior parte degli esponenti del genere, avere un sorta di “barra di help” sempre a disposizione. Oltretutto i nostri protagonisti hanno dei “poteri extra” da utilizzare nel mondo di gioco, che non vengono in realtà mai spiegati! Quindi sapere che mettere in cima al gruppo Bo per poter passare attraverso le foreste e quindi proseguire nella trama, diventa più una botta di fortuna che un passaggio logico. La maggior parte di questi difetti sono “limati” nella versione GBA, compreso il fatto che si ottiene molta più EXP dalle battaglie.

Conclusioni
Breath of Fire è l’inizio di una serie JRPG per ora “morta” su PS2, una serie di buona qualità, partita bene e proseguita meglio. Questo capitolo è molto classico, ma offre un buon dungeon design, una buona varietà di personaggi, una grafica di buon livello e tanta varietà nelle ambientazioni. Soffre di una difficoltà troppo artificiosa, una serie di inciampi come la poca chiarezza dei poteri ed oggetti (macchinoso usare ogni volta il ?) e spesso è difficile capire come proseguire. Graficamente invece un lavoro più che buono, con varietà nelle ambientazioni nonostante la colonna sonora sia un po’ carente in quantità.

Voto:75
+ Buona qualità nel design dei Dungeon di gioco
+ Buona varietà di personaggi nel proprio team
– Non regge il confronto con FFIV uscito prima
– Talvolta criptico sul come proseguire la storia

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