XBox Series – A Memoir Blue – Recensione

Disponibile per: PS4, PS5, XBox One, XBox Series, Switch, PC, iOS.

A Memoir Blue, sviluppato dal piccolo studio Cloisters Interactive, e pubblicato da Annapurna Interactive, è un viaggio nei ricordi di Miriam, una campionessa di nuoto, ed la sua infanzia passata con la madre.

Madre e Figlia
Miriam è una campionessa olimpica di nuoto, e dopo aver vinto una nuova medaglia si addormenta in albergo, sopra un divano… e qui inizia la nostra storia, quando dopo aver ricevuto una chiamata misteriosa sul cellulare, Miriam si “tuffa” nei ricordi d’infanzia, quando dopo certi eventi, si trovò a fare un viaggio lei sola con la madre, viaggio che ha segnato la sua crescita. Quella che viene raccontata è una storia molto personale ed intensa, tramite una tecnica narrativa che mescola l’onirico e le possibilità ludiche, visive e sonore che può offrire un videogioco.

Puzzle e storia
La storia viene narrata tramite una serie di scene che mescolano 3D e 2D, a noi il comando solo tramite un puntatore, con il quale potremo “toccare” alcuni elementi, interagendo in modo molto semplice e, in qualche modo artificioso, giusto per darci un senso di interazione e non di guardare un film animato. I cosiddetti Puzzle che affronteremo sono infatti estremamente semplici e più che altro dedicati al muovere alcuni elementi dello schermo, che normalmente sarebbero mossi da un filmato non interattivo, e non si tratta mai di veri e propri “enigmi”. Insomma abbiamo di fronte una sorta di “visual novel”, ma che al posto dei testi ha una narrazione completamente visuale e come parte interattiva la nostra collaborazione nel comporre quello che dovrebbe essere il corso visivo degli eventi.

Scenari “immersivi”
Aldilà del gioco di parole, e del fatto che effettivamente la maggior parte degli scenari sono marittimi o addirittura “abissali”, un indubbio punto di forza, che poi è il veicolo di tutto il gioco, è proprio il comparto visivo, molto suggestivo e funzionale alla narrazione, che non usa mai alcun testo o parola, ma si limita a dipanare gli avvenimenti tramite le scene che scorrono sullo schermo. La narrazione stessa non è lineare o “semplice” da comprendere, ma richiede un minimo di sforzo creativo anche da parte dello spettatore.

Conclusioni
A Memoire Blue è uno di quei titoli atipici, dove il lato ludico è praticamente messo da parte, ed il mezzo utilizzato per raccontare una (breve) storia non è forse davvero quello più adatto… credo che in casi come questo sia un po’ forzata la scelta di utilizzare il “videogioco” che davvero aggiunge poco o nulla, se non come mezzo puramente commerciale per raggiungere un certo tipo di pubblico. Detto ciò, consiglio chi ama questo tipo di “avventure” di “giocarlo”, è breve ma offre scenari piacevoli ed una narrazione interessante.

Voto:80
+ Comparto visivo accattivante
+ Sa raccontare bene la sua storia anche senza l’uso delle parole
– Dura davvero molto poco
– A livello ludico è quasi nullo

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