PS4 – Final Fantasy VII Remake – Recensione

Disponibile per:PS4.

Final Fantasy VII Remake è il Remake della prima parte della storia di Final Fantasy VII, il famoso JRPG di SquareEnix (ai tempi Squaresoft) uscito nel lontano 1997!

Il progetto FFVII Remake
Final Fantasy VII Remake è solo la prima parte del progetto di Remake di questo famoso capitolo della saga. SquareEnix ha infatti deciso di dividere il gioco in più capitoli, non è ancora detto quanti, per espandere la storia originale e poter garantire il giusto livello di dettagli alle ambientazioni del gioco originale, che riprodotte con le tecnologie odierne hanno indubbiamente bisogno di una maggiore forza lavoro per essere realizzate. Dunque per chi si aspetta l’intera trama dell’originale attenzione, questo tratta tutta la storia dall’inizio fino alla fuga da Midgar, tuttavia il gioco è molto longevo ed aggiunge moltissime cose in più rispetto all’originale, quindi in definitiva aspettatevi un gioco per molti aspetti diverso rispetto a quello uscito nel 1997. In particolare il finale di questo capitolo potrebbe (anzi sicuro) lasciare la bocca amara ai fan della serie, e in un certo senso confusi i nuovi arrivati… diciamo che probabilmente (anzi sicuro) Nomura ci ha messo lo zampino, ma rimaniamo col beneficio del dubbio finchè non si avranno info concrete sui seguiti.

Benvenuti a Midgar!
Final Fantasy VII Remake come detto è ambientato a Midgar, come nella storia originale inizia con Cloud Strife, il protagonista, che si unisce ad Avalanche, il gruppo di ribelli che combattono per salvare il pianeta, una sorta di terroristi ecologici, che si oppongono alla Shinra, una sorta di “multinazionale” malvagia che estrae senza scrupoli l’energia vitale del pianeta per arricchirsi. Dunque rivivremo la storia originale in questa sua prima parte, e se da un lato i fan saranno felici di vedere quanta cura e fedeltà è stata riposta nel ripresentare quanto era presente nell’originale, non mancano anche moltissime novità aggiunte appositamente per questo Remake, che non si limitano a nuove location, ma anche a nuovi personaggi e risvolti di trama. In generale le aggiunte non sono particolarmente riuscite… si rivela invece interessante esplorare Midgar e viverla come non era possibile in passato, grazie ai dialoghi che potremo sentire tra i personaggi sparsi per la cittadina, e la nuova visione che acquisiremo riesplorando vecchi posti e visitandone di nuovi. Personalmente ho anche apprezzato la nuova prospettiva che sia ha sia della Shinra, sia del gruppo Avalanche. I singoli personaggi sono in parte approfonditi meglio e risultano più umani ed interessanti, ed allo stesso tempo il “nemico” assume una prospettiva diversa quando a farne parte sono anche le persone comuni che lavorano al suo interno.

Azione o turni?
Final Fantasy VII Remake non è più un JRPG a turni, è un JRPG d’azione, punto. Esiste una modalità “facile” che simula l’idea dell’ATB (active time battle) visto in passato, in pratica noi decideremo le azioni, e i personaggi le eseguiranno di conseguenza, tuttavia l’anima del gioco è nel controllare direttamente i protagonisti in tutto e per tutto. Intendiamoci non è un gioco d’azione pure, rimane comunque un Action JRPG, quindi sarà importante spostarsi nello spazio, colpire i punti giusti di alcuni nemici, utilizzare magie e tattiche corrette per sconfiggere gli avversari. Inoltre è stata introdotta (similmente ad FFXIII) la possibilità di “rompere la guardia”, se infatti riusciremo in questo scopo, i nostri attacchi successivi infliggeranno moltissimi danni in più, questo quindi porta a non combattere a cervello spento, ma trovare i punti deboli di ogni avversario. Nel nostro menù di battaglia potremo poi, oltre agli attacchi normali, scegliere magie, oggetti, mosse speciali e Limit Break (delle “super mosse”), ognuno dei quali consumerà una barra di ATB, le quali si caricano durante gli scontri. Ci sono inoltre le Summon, che però hanno ricevuto un utilizzo controverso… non potranno infatti essere utilizzate quando vogliamo, ma solo durante specifici scontri (perlomeno alcune di queste) e si attiveranno automaticamente a certe condizioni (quando saremo in difficoltà). Inoltre ne prenderemo direttamente il controllo per azioni specifiche, mentre autonomamente faranno ben poco. Risultano quindi più un’aggiunta fatta per rimanere fedeli alla loro presenza nell’originale, più che ben incastonato nel sistema di combattimento realizzato. Insomma ho avuto l’impressione che non siano state “ottimizzate” a dovere nell’ecosistema di gioco!

Ognuno con il proprio stile
Final Fantasy VII Remake per questa sua nuova strutta di gameplay ci permetterà di comandare un solo protagonista alla volta, ma potremo in qualsiasi momento scambiare il comando con uno degli altri membri del team presenti e temporaneamente comandati dalla CPU. Ogni personaggi ha uno stile di gioco differente. Cloud ha due stili di attacco con spada, uno più rapido ed un più lento e potente. Barret ci permette di effettuare attacchi a distanza, Aerith è più incentrata sull’utilizzo di attacchi magici… sarà quindi fondamentale prendere il controllo del personaggio più adatto e della tattica migliore in ogni situazione, così da spostare gli equilibri di ogni scontro in nostro favore. Avremo oltre al classico equipaggiamento, anche la possibilità di personalizzare le abilità dei nostri personaggi tramite le “Materia” (delle gemme con poteri speciali) da incastonare nei nostri equipaggiamenti, guadagnando vari tipi di bonus o abilità, e che possono anche essere “connesse” tra di loro per ottenere dei bonus differenti e così rendere più strategici i nostri scontri, particolarmente utile contro alcuni avversari più ostici. Inoltre ogni personaggio potrà equipaggiare un’arma e potenziarla tramite i punti PA, permettendo al proprio personaggio di acquisire diversi bonus a seconda dell’arma attualmente equipaggiata.

Fattorini o Terroristi?
Final Fantasy VII Remake propone molte missioni secondarie, per la maggior parte saranno delle banali “fetch quest”, dove raccogliere dei particolari oggetti o uccidere dei determinati mostri, oppure affrontare dei mini-boss, il tutto per ottenere in alcuni casi degli oggetti unici. Fortunatamente ci sono anche delle “quest secondarie” più interessanti, o meglio attività secondarie come l’arena di combattimento, il gioco delle freccette, ed altre attività anche legate alla storia originale, come i famosi allenamenti in palestra! In generale è però un piacere girovagare per questa rinnovata Midgar, ora più grande ed imponente, bellissima da ammirare con la telecamera libera da ogni vincolo, a differenza degli storici sfondi fissi 2D della versione originale. Per quanto riguarda il “post-game” invece non c’è molto, o meglio ci sarà a disposizione una sorta di “New Game Plus” in cui poter rigiocare i capitoli dell’avventura mantenendo i propri progressi, ma con difficoltà maggiore. Va comunque considerato che il gioco richiede intorno alle 40 ore per essere completato, quindi ha una longevità più che discreta.

Da quadratoni a 4K
Final Fantasy VII Remake è tecnicamente un gioco di fine generazione. Il dettaglio grafico dei personaggi è di altissimo livello, così come tutti i vari effetti grafici che riempiranno lo schermo, il tutto garantito da una fluidità praticamente perfetta e con una risoluzione che su PS4 Pro è dinamica ma sostanzialmente garantisce i 4K! Graficamente è indubbiamente tra i lavori migliori visti in questa generazione. Anche a livello sonoro siamo su altissimi livelli, là dove la colonna sonora originale era già una gioia per le orecchie, anche i remix realizzati per questo Remake fanno onore a quanto già conosciuto. Ottime anche le animazioni e la recitazione dei vari protagonisti, che è un mix perfetto tra una produzione di alti livelli, e quell’esagerazione recitativa in alcune espressioni e gesti, tipica delle produzioni nipponiche. Unico neo, alcune texture talvolta sottotono, e qualche effetto pop-up o di lento caricamento sempre delle texture, che però non dubito sia risolvibile con qualche futura patch.

Voto:95
Final Fantasy VII Remake è il gioco che i fan stavano aspettando, ha l’unico difetto di essere la prima parte della storia, seppur ampliata a dovere. Bellissimo graficamente, riproduce con fedeltà tutto quanto i fan si aspetterebbero, offre un gameplay svecchiato ma non del tutto snaturato.

+ Graficamente ineccepibile sotto ogni punto di vista

+ Gameplay ottimamente realizzato, la linearità non lo penalizza

– Missioni secondarie poco interessanti, poco contenuto extra

– Chissà quando vedremo i seguiti, e dopo quel finale…

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