PS4 – Mighty n°9 – Recensione

Disponibile per: PS4, Xbox One, PC, Switch

Mighty n°9 è figlio di Keiji Inafune, famoso per aver creato la serie di Megaman (Rockman in patria natia), platform d’azione che si è visto un po’ messo da parte negli ultimi anni, e che il suo creatore ha deciso di riproporre con questo “clone” della sua stessa opera originale.

Un progetto nato dal crowfunding
Mighty n°9 nasce come un titolo indipendente, infatti è stato realizzato grazie ad una campagna nata su Kickstarter, dove raccolti i fondi, e fatte le dovute promesse, Inafune ed il suo team si sono messi al lavoro per realizzare quello che doveva essere il successore spirituale di Megaman. Purtroppo non tutte le promesse sono state mantenute, e come in molti altri casi, il titolo ha avuto uno sviluppo un po’ travagliato e costellato da ritardi prima di uscire.

Un clone di Megaman?
Artisticamente è molto simile ai titoli a cui si ispira, lo stesso protagonista è praticamente una versione ridisegnata… ed anche la struttura di gioco, dove andremo a selezionare liberamente come affrontare i livelli, ognuno dei quali presenta un boss specifico da sconfiggere, dal quale ruberemo il potere, che potremo quindi utilizzare per affrontare i livelli successivi. Per i veterani della serie quindi sarà come ritrovarsi a casa, cercando di utilizzare al meglio i poteri acquisiti per rendere sempre più facile ogni livello affrontato, e sfruttando al meglio le combinazioni di potere a disposizione.

I poteri di Beck
Il robottino protagonista, Beck, dispone di un cannone a proiettili su una mano come potere base, e dopo aver sconfitto un boss, potrà utilizzare il suo potere in quantità limitata per ogni livello. Questi poteri risultano estremamente utili contro gli altri boss se utilizzati correttamente, ma permettono anche di rendere più semplici i livelli stessi che affronteremo, permettendo di prendere scorciatoie, o proseguire con più facilità. Una caratteristica particolare è data dal tasto dedicato al “dash” del protagonista, con il quale potrà fare uno scatto veloce in una direzione e distruggere un nemico se quest’ultimo è stato debitamente indebolito, tra l’altro ottenendo un bonus di punti, passare in cunicoli stretti, o percorrere distanze maggiori in velocità per raggiungere dei luoghi inaccessibili con il semplice salto. Questa meccanica rende un pelo più originale e fresco il gameplay, che rimane però un po’ ancorato a quello che è il classico “Megaman”.

La dura vita dell’eroe
Beck si troverà a risolvere il classico problema da supereroe. In pratica tutti i robot combattenti del mondo sono impazziti ed a lui toccherà sconfiggerli per fargli ritornare il senno, e nel frattempo scoprire chi ha combinato questo casino. La storia non è un granchè, ma rientra nei canoni che ci si aspetta per un titolo del genere, visto anche lo stile grafico spensierato. La difficoltà di gioco è piuttosto elevata (e può essere mitigata assegnandosi 9 vite per livello dal menù opzioni), e necessita di una discreta abilità, e non a caso nei punti più ardui, se moriremo parecchie volte, ci verranno assegnati dei bonus temporanei per aiutarci a superare quelle determinate sfide. Oltre al gioco principale è possibile affrontare varie sfide proposte, come sfide a tempo, a punti e così via.

Conclusioni
Mighty n°9 è un platform d’azione più che discreto, veloce, divertente e molto difficile. Non brilla in nessun aspetto, limitandoti tendenzialmente ad essere un buon prodotto nel suo genere, magari come punto di partenza per Inafune nella sua nuova avventura.

Voto:70

+ Un buon platform d’azione

+ Le varie sfide proposte aumentano il divertimento

– Alcune sezioni sono inutilmente difficili

– Graficamente poco ispirato

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.