PS4 – Wonder Boy: The Dragon’s Trap – Recensione

Disponibile per: PS4, XBox One, PC, Switch, iOS, Android.

Wonder Boy: The Dragon’s Trap è il remake (ma forse più remaster) dell’omonimo gioco (anche detto Wonder Boy 3) uscito nel lontano 1989. Un platform dal sapore classico, dal gameplay immediato e dal fascino immutato.

Wonder Boy o Monster Boy?
Il gioco inizia con il nostro protagonista (o la nostra protagonista) in forma umana, e dopo una prima sezione molto facile, utile per imparare i comandi base per giocare, verremo colpiti da una maledizione che ci trasformerà in una lucertola sputafuoco! Da qui dovremo affrontare i pericoli di “Monster Land” per riacquistare la nostra forma umana sconfiggendo i boss sparsi per il mondo.

Gameplay mostruoso
Nella nostra prima forma da umano avremo spada per gli attacchi ed uno scudo per proteggerci dai proiettili nemici (freccie e palle di fuoco), ma il nostro personaggio acquisirà varie forme durante l’avventura. La prima è un draghetto sputafuoco, la cui arma è appunto il fuoco, o meglio le palle di fuoco che può sparare ai nemici, seguiranno la forma topo, più piccola ed agile, dotata di scudo e spada e capace di arrampicarsi su alcuni tipi di muri, la forma acquatica in grado di nuotare in acqua, la forma leone più potente e che può sferrare attacchi verso il basso e verso l’alto, la forma uccello che permette di svolazzare liberi per i livelli! Il gioco si presenta come un platform classico a scorrimento in due dimensioni, i livelli sono piuttosto vari e sono principalmente costruiti in orizzontale, con qualche deviazione verso il basso e l’alto, magari per scendere nel mare o scalare qualcosa. I nemici hanno una discreta varietà, orchi, serpenti, pipistrelli, ninja, polpi e così via… ed ognuno ha anche diverse varianti a livello di colore che ne identificano la forza e pericolosità. Sconfiggendo i nemici faremo cadere loro delle monete con cui potenziare i nostri equipaggiamenti, alcuni dei quali avranno anche delle proprietà speciali, e sono più adatti ad alcune delle nostre forme animali.

Un piccolo mondo da esplorare
La nostra avventura inizia in un castello, ma poi si sposta nel nostro villaggio natio. Qui incontreremo i primi “negozi” dove poter acquistare dell’equipaggiamento migliore, la casa della “dottoressa” per riacquistare punti vita, ed altri edifici da esplorare per scoprire nuovi percorsi o segreti. In generale alcuni edifici e stanze saranno presenti nelle zone che andremo ad esplorare, e non mancheranno ingressi nascosti che portano a bonus ed altri livelli segreti, spesso accessibili solo dopo aver acquisito una delle nuove forme animale. I luoghi esplorabili spaziano da una spiaggia con tanto di mare in cui tuffarsi, deserto, foresta, una zona vulcanica, grotte… una varietà più che rispettabile, ognuna popolata da un certo tipo di nemici specifico, ed alcuni già visti.

La durata complessiva dell’avventura dipende molto dalle nostre abilità, in quanto il game over ci riporta al villaggio iniziale, ma mantenendo i progressi fatti, quindi oltre alla difficoltà di raggiungere e sconfiggere i boss di turno, ci rimarrà da scoprire ogni volta dove andare per proseguire nell’avventura, e magari esplorare zone inizialmente inaccessibili, il tutto per un totale di circa 5 ore di gioco se si è bravi alla prima partita.

Una grafica deliziosa
A livello artistico è stato fatto un lavoro più unico che raro. La grafica in 2D è praticamente un cartone animato in movimento. Il dettaglio e la pulizia dei disegni e dello stile adottato sono praticamente perfetti, così come le animazioni si sposano benissimo nel contesto. Il tutto gira assolutamente fluido ed è davvero una gioia per gli occhi. Per gli amanti dell’originale è inoltre possibile in qualsiasi momento cambiare in tempo reale la grafica per passare a quella originale, così come gli effetti sonori, ma intelligentemente sono state separate le due opzioni, così da poter giocare ad esempio con la grafica nuova ma gli effetti sonori originali, o viceversa.

Conclusioni
Wonder Boy: The Dragon’s Trap è una remaster di altissimo livello. A livello grafico il lavoro fatto è straordinario,
ma anche a livello di gameplay è stato fatto un lavoro molto fine ma importante, andando a limare i piccoli difetti di controllo che esistevano nell’originale. Rimane un po’ breve da completare se si è abbastanza bravi (circa 5 ore), ma rimane un tempo molto soggettivo per come è strutturato il gioco stesso

Voto:85

+ Artisticamente una delizia per gli occhi e le orecchie

+ Un platform solido ancora oggi, divertente ed immediato

– Un po’ corto

– Criptico in alcune occasioni capire come proseguire

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