PS4 – Until Dawn – Recensione

Disponibile per: PS4.

Until Dawn, in regalo con il PSPlus di Luglio, è un’avventura grafica, con una trama da classico film teen-horror, in cui dovremo fare in modo di salvare più protagonisti possibili dall’incubo in cui si troveranno immersi durante una gita in una baita di montagna.

Una notte in montagna
La storia di questi ragazzi inizia con un flashback: un anno prima, per colpa di uno scherzo cretino finito male, due ragazze, Hannah e Beth, scompaiono nei boschi della montagna e vengono date per morte. L’anno successivo, loro fratello Josh decide di riunire il gruppo per passare una notte insieme di nuovo nella baita e ricordare la loro scomparsa. L’introduzione inizia, come da tradizione di ogni horror che si rispetti, con molta calma, passando da un personaggio all’altro in modo da farceli conoscere e comprendere al meglio i rapporti che intercorrono tra gli otto protagonisti, ma già ponendo l’accento sull’incombente pericolo che li aspetta. La storia quindi prosegue con eventi sempre più inquietanti, che iniziano a far sospettare la presenza di un serial killer sulla montagna dove si ritrovano bloccati a causa del meteo impervio.

Otto protagonisti
La storia viene quindi vista dagli occhi di tutti i protagonisti, di volta in volta comanderemo un personaggio diverso, e potremo esplorare liberamente gli ambienti, raccogliendo indizi sugli avvenimenti, interagendo in alcuni casi con i luoghi, e svolgendo i frequenti quick-time event che ci si pareranno davanti. Non mancheranno le tantissime scelte di dialogo, che cambieranno i rapporti tra i nostri protagonisti, influenzando anche i loro comportamenti in alcune fasi di gioco, magari condannando uno dei nostri personaggi. Inoltre ci troveremo di fronte ad alcuni bivi in cui dovremo pensare bene a come comportarci, talvolta le nostre scelte si riveleranno infatti fatali. Ogni personaggio è molto ben recitato e caratterizzato, e si inserisce ottimamente all’interno del gruppo, inoltre durante la storia ci saranno degli intermezzi in prima persona in cui ci troveremo davanti ad uno psichiatra ed ai suoi sproloqui, aspetto inquietante ma che avrà infine una spiegazione all’interno della storia.

Una grafica da film?
Il lavoro grafico è davvero degno di nota, in particolare i protagonisti sono modellati in modo maniacale, sia nel dettaglio che nelle animazioni facciali e corporee, intendiamoci che non siamo ai livelli di Uncharted 4, ma il risultato finale è molto convincente. Questo aiuta a rendere il tutto estremamente simile ad un film, ed aumenta l’immedesimazione nella storia. Lo stile realistico si sposa poi molto bene con l’atmosfera seria ed horror della vicenda, ed il comparto audio è ben realizzato, con una buona recitazione da parte degli attori che danno voce agli otto malcapitati.

Conclusioni
Until Dawn è quindi un teen-horror ben riuscito, grazie all’ottima recitazione dei protagonisti, ad una trama ben narrata seppur banale, ad una grafica davvero di altissimo livello, ed un gameplay che, seppur abbastanza guidato, da soddisfazione nei quick-time event e nelle scelte che dovremo fare, nel tentativo di salvare tutti i protagonisti.

Voto:80

+ Grafica di altissimo livello che aumenta l’immersione

+ Discreta varietà tra quick-time event, esplorazione e scelte

– La trama è sempre identica, cambia solo in base alle morti dei protagonisti

– Poco rigiocabile visto che gli eventi sono quasi identici se non per piccole differenze

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.