PS4 – Persona 5 – Recensione

Disponibile per:PS4.

Dopo anni di date annunciate e rinviate, finalmente torna la famosa saga di Atlus Persona, che con quest quinto capitolo introduce delle gradevoli novità senza snaturare la formula che ne ha garantito il successo.

Si torna a scuola!
La serie Persona si distingue per un dettaglio: il protagonista e i suoi comprimari sono ragazzi di età scolastica (diciamo intorno ai 16 anni di media), infatti trama e storia si intrecceranno con la loro vita scolastica e sociale, cuore pulsante del pacchetto offerto dal gioco. Non mancheranno quindi le lezioni e le interrogazioni a sorpresa, così come i test da svolgere ogni tot. mesi per mettere a prova la nostra attenzione. Sarà poi fondamentale stringere e rafforzare i rapporti sia con i principali membri del team che andremo ad acquisire, sia con alcuni personaggi secondari che andremo a conoscere durante la storia od eventi paralleli ad essa.

Socialità e appeal
Approfondire i rapporti con gli altri personaggi non servirà solo a conoscerli meglio, ma anche a sbloccare le loro potenzialità in battaglia, od ottenere noi stessi dei bonus durante il gioco. Ogni personaggio è legato ad una carta dei tarocchi, e per ogni livello acquisito garantirà un bonus di esperienza quando andremo a creare un nuovo “Persona” di quel ramo, oltre che altri bonus specifici legati a quello specifico personaggio. Tuttavia sarà importante anche sviluppare il nostro protagonista tramite le 5 caratteristiche principali: Kindness(Gentilezza), Proficiency(Competenza), Intellect(Intelletto), Guts(Coraggio), Charm(Fascino). Queste caratteristiche ci serviranno per poter proseguire alcuni dei rami di conoscenza dei personaggi, e potranno essere migliorate in molti modi tra cui: lavorare, accettare sfide, rispondere in modo corretto ad alcuni eventi, annaffiare piante, pescare, leggere libri, giocare ai videogiochi, etc…

Un calendario da rispettare
Altro marchio di fabbrica della serie è il “Calendario” che incombe sulle nostre avventure. Ogni giornata sarà divisa tra: lezioni a scuola, pomeriggio, sera, esclusi i giorni festivi dove ci eviteremo la mattina a scuola, ma a conti fatti cambia poco rispetto al tempo a nostra disposizione. Avremo quindi generalmente due momenti per decidere cosa fare, il pomeriggio e la sera. In questi momenti liberi potremo dedicarci a tutte le varie attività disponibili tra cui migliorare i rapporti con i nostri compagni, oppure visitare il Palazzo di turno o esplorare i Mementos.

Niente più dungeon casuali, o quasi…
Fino ad oggi i dungeon che rappresentavano i labirintici luoghi da percorrere per sconfiggere il boss di turno erano generati, da un algoritmo casuale, avendo semplicemente un pattern grafico differente per distinguerli. In questo capitolo lo stile casuale è stato mantenuto per i Mementos, dei dungeon supplementari per alcune missioni secondarie, mentre quelli della trama principale, qui chiamati Palace (Palazzo), sono stati creati in modo unico e curato, garantendo quindi una complessità maggiore, alcuni puzzle da risolvere per proseguire al loro interno, e chiaramente un design molto più complesso ed ispirato, rendendo l’esplorazione meno ripetitiva e tediosa che in passato. I combattimenti ci permetteranno di comandare tutto il party, o decidere quali personaggi far gestire dalla CPU ed il loro modo di combattere. Un menù dinamico ci permette di attaccare l’avversario, utilizzare le abilità del nostro Persona (e nel caso del protagonista di scegliere tra quelli disponibili), usare le armi da fuoco, fuggire ed utilizzare oggetti… lo scopo come di rito per la serie, è scoprire le debolezze degli avversari, infatti una volta che tutti i nemici sono stati buttati a terra grazie agli attacchi giusti, avremo la possibilità di tentare di reclutare uno degli avversari, o di estorcergli oggetti e denaro, od infine di effettuare un attacco combinato dalla potenza devastante!

1,2,3…Persona!
Ogni personaggio del nostro party avrà a disposizione il suo specifico Persona per affrontare gli scontri in battaglia, con le sue forze e debolezze, così come un set di attacchi che andranno ad aumentare con l’aumentare del livello dello stesso. Il protagonista invece potrà avere più di un Persona a disposizione tra cui scegliere e cambiare durante le battaglie, garantendo un ruolo strategico fondamentale all’interno del gruppo, ma allo stesso tempo è anche il più fragile, infatti se il protagonista muore è game over, mentre i compagni possono essere resuscitati. I Persona si possono catturare nei Mementos e nei Palace, dove dovremo contrattare con loro per ottenerne i servigi. Una volta acquisiti almeno due Persona, potremo accedere ad una funzione speciale per fonderli tra loro ed ottenerne uno più potente o semplicemente diverso, a cui magari insegnare alcune delle mosse dei Persona fusi per crearlo. In generale il sistema di fusione dei Persona è molto flessibile e permette di ottenere molte combinazioni interessanti, inoltre avremo a disposizione un menù dove verificare quanti ne abbiamo acquisiti tra tutti quelli esistenti, e se desideriamo potremo pagare per ricrearne dal nulla uno che non possediamo più, senza dover per forza andarlo a cercare e catturare di nuovo.

Che stile!
Dal terzo capitolo la serie Persona si distingue anche per lo stile grafico e sonoro: curati, moderni, giovanili ed originali. Persona 5 non fa eccezione ed aldilà del reparto grafico più che buono ma non sopra le righe, può vantare di una direzione artistica e musicale di primo livello. I temi musicali che ci accompagnano durante le battaglie, le esplorazioni, i dialoghi e quant’altro risultano sempre orecchiabili e ben intrecciati, così come lo stile grafico sorprende per colori e cura sia nelle riproduzioni delle location, sia negli stessi menù, tutti dinamici e sorprendenti. Il character design ha alti e bassi, in generale non si può dire non curato, ma è ancora un po’ ancorato a personaggi volutamente stereotipati, il che può piacere o meno.

Conclusioni
Persona 5 è una festa per gli occhi e per le orecchie, e fortunatamente è anche una gioia da giocare. Estremamente longevo e denso di contenuti, con un ritmo serrato e tanti personaggi introdotti col proseguire della storia, rimane sempre fresco e, se la sua formula piace, non annoia davvero mai, le 70 o più ore di gioco scorreranno senza neanche accorgersi. Si aggiunge alla lista di JRPG da giocare, e ai tanti titoli made in Giappone che ultimamente stanno tornando alla ribalta in quanto a qualità.

Voto:90

+ Circa 70 ore garantite per completare il gioco, e tutte di ottima qualità.

+ Grafica e sonoro hanno stile da vendere

– Per i neofiti le meccaniche di combattimento possono inizialmente dare qualche grattacapo

– Si poteva osare un po’ di più sui protagonisti, ancora un po’ troppo stereotipati

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