PS4 – SOMA – Recensione

Disponibile per:PS4,XBox One, PC.

Frictional Games, dopo le serie Horror Penumbra ed Amnesia, propone un altro titolo Horror, questa volta con un setting totalmente rinnovato ed un concept più che mai indirizzato alla narrazione, piuttosto che all’azione vera e propria. Saremo trasportati su Pathos-II, una base sottomarina segreta negli abissi del Pacifico.

Horror e Fantascienza
La storia inizia in modo un po’ strano, prima di catapultarci in quello che pare un incubo. Ci ritroveremo soli, in questa buia e fatiscente base sottomarina, con cavi penzolanti, macchinari all’avanguardia malamente danneggiati, robot distrutti e colate di uno strano liquido nero da ogni parte. Ci troveremo davanti a strani fenomeni che ci faranno dubitare della nostra sanità, là dove macchinari parlano e si comportano come esseri umani, e si stupiscono quando li “scambiamo” per macchine. Inoltre non mancheranno strane creature a pattugliare la stazione, pronte a stordirci con una sorta di scarica elettrica se ci avviciniamo troppo.

Il dipanarsi di una storia
Ci sono molti modi di raccontare una storia, SOMA lo fa sia tramite i dialoghi inerenti alla trama principale (il gioco è doppiato in inglese ma sottotitolato in italiano), sia fornendo tantissimi indizi ed informazioni aggiuntive durante l’esplorazione degli ambienti, è anzi più che consigliato soffermarsi con attenzione a scrutare l’ambiente che ci circonda, così da poter svelare noi stessi dettagli in più su quello che è successo. Così inizierà la nostra discesa negli abissi di questa base sottomarina, e per tutta l’avventura. La storia è quindi di fantascienza con quel tocco di horror non troppo invasivo, e tanta “filosofia” e “psicologia” inerenti al significato di essere umani ed al senso stesso della vita, portando a galla riflessioni interessanti su questi argomenti e come sono stati affrontati dai precedenti abitanti della stazione. La storia è assolutamente lineare, non ci sono scelte che permetteranno di modificarne il corso, tuttavia andremo in contro ad alcune scelte morali, fini a se stesse, ma strettamente legate al tema principale della storia stessa, e quindi a loro modo significative.

Poca azione e puzzle
SOMA si basa interamente sulla storia e sull’esplorazione, enigmi e azione sono ridotti all’osso. Gli enigmi si limitano a qualche interazione con pulsanti e leve, trovare degli oggetti per proseguire e qualche piccolo rompicapo. L’azione si racchiude nei pochi incontri che avremo con creature ostili, le quali andranno accuratamente evitate, in quanto non abbiamo modo di attaccarle in nessun modo, l’unica soluzione è la fuga. Tuttavia per come è improntato il tutto non è un lato negativo, è solo la natura del titolo stesso. Le ambientazioni stesse non offrono moltissima varietà, ma propongono il giusto livello di dettaglio e cura da renderle interessanti da esplorare, anche solo per capire da chi erano abitate, chi ci lavorava, cosa faceva e chi fosse.

In fondo al mar
Non mancano sezioni all’esterno, in cui ci troveremo negli abissi marini. La sensazione di trovarsi a chissà quanti km sotto il livello del mare è riprodotta benissimo, e ci si sente davvero spaesati in tanta vastità marina. Allo stesso tempo l’esplorazione seppur difficoltosa, porta anche il sollievo di ritrovare la strada o l’obiettivo ricercato, e anche qualche situazione un po’ più originale verso le parti finali dell’avventura. Avremo anche qualche amichetto robot ad aiutarci in qualche breve sezione, e qualche scorcio interessante viene proposto sfruttando l’idea di trovarsi negli abissi. Tecnicamente il gioco non è eccezionale, pur attestandosi su buoni livelli. Gli interni risultano in ogni caso curati nei minimi dettagli, ogni stanza è studiata con cura maniacale e non buttata lì a casaccio, gli abissi sono chiaramente più spogli ma suggestivi. Non è quindi una grafica sbalorditiva quella che ci troveremo davanti, ma sicuramente una ricca di dettagli importanti e attinenti alla storia. Il comparto sonoro accompagna degnamente, così come il doppiaggio.

Conclusioni
SOMA è una storia horror fantascientifica affascinante e ottimamente raccontata, con un dettaglio nella costruzione delle ambientazioni che rende piacevole l’esplorazione e la scoperta della storia. Questo stesso merito lo svantaggia un po’ per la mancanza d’azione, e lo stesso elemento horror è più sottile e meno legato al classico concetto del terrore puro.

VOTO: 85

+ Una storia di horror e fantascienza affascinante e ben scritta

+ Ottima atmosfera

– Graficamente curato ma non eccezionale

– Poca azione, se la volete cercate altro

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