PSVR – Robinson: The Journey – Recensione

Disponibile per: PS4 (solo PSVR).

Anche Crytec salta sul carro del PSVR, e lo fa tentando qualcosa in grande stile, ciò che ogni bambino sogna, ovvero un gioco in realtà virtuale con i dinosauri!

In un pianeta sconosciuto
Non ci troveremo nella preistoria, ma semplicemente su un pianeta alieno, atterrati misteriosamente dopo un’emergenza dovuta a qualche problema dell’astronave su cui ci trovavamo. Il nostro obiettivo sarà esplorare il pianeta per recuperare le “scatole nere” della navicella, accompagnati da il nostro amico robottino e da un dinosauro cucciolo, e scoprire cosa è successo all’equipaggio e alla nostra astronave madre. Ecco la scusa per popolare questo pianeta di creature preistoriche! Troveremo tutti i classici dinosauri che ci aspetteremmo… dai velociraptor, ai brontosauri, al più famoso t-rex! Non mancheranno zanzare, insetti, topi e quant’altro ad animare la nostra esplorazione.

Malessere preistorico
In questo caso la libertà di movimento è assoluta, infatti a differenza degli altri giochi in VR in cui ci troviamo in postazioni statiche, in mezzi fantascientifici, o ci muoviamo tramite il teletrasporto, qui useremo il pad per muovere il nostro personaggio in totale libertà, con la levetta destra dedicata a spostare di 35° la visuale ad ogni tocco, e il nostro movimento della testa che andrà ad influenzare leggermente la traiettoria mentre ci muoviamo. Se da un lato una tale libertà di movimento è estremamente gratificante e ci permette di esplorare il mondo in VR in piena autonomia, i classici problemi di “motion sickness” del VR risultano più frequenti e facili da riscontrare. Personalmente ho dovuto spezzare le mie sezioni di gioco in 30 minuti ciascuna, con un’aumentare del tempo fino intorno all’ora verso la fine dell’avventura. Sensazione sgradevole per un po’ di tempo dopo aver abbandonato il gioco, ma nulla di più.

Puzzle ed esplorazione
Il gioco consiste nell’esplorare il pianeta scansionando le creature che lo popolano, risolvere alcuni enigmi ambientali tra cui ricostruire oggetti, trovare le scatole nere della navicella, interagire con i dinosauri, ripristinare l’energia elettrica di alcune strutture… mentre le scene più d’azione si possono riassumere nelle varie scalate che dovremo affrontare per risalire alberi, pareti rocciose e quant’altro. Solo nell’ultima parte del gioco avremo qualche spezzone un po’ più movimentato, che personalmente ho molto apprezzato, ed avrei preferito vedere sfruttato di più durante l’avventura. Il tutto avviene tramite il DualShock 4, nonostante nel gioco il protagonista ha in mano un oggetto futuristico praticamente identico al Playstation Move, il quale ci servirà sia a scansionare gli animali che popolano il pianeta, sia a manipolare gli oggetti.

Camminare tra i dinosauri
Graficamente Robinson: The Journey è davvero molto valido. Se la PS4 Pro sistema ancora meglio le imperfezioni grafiche tipiche del PSVR, anche la PS4 base funziona alla grande, offrendo una grafica tra le migliori disponibili al momento per il PSVR, seppur con i soliti limiti di pulizia grafica. Il sonoro, la maestosità di certi dinosauri, le location, tutto rende l’esplorazione unica e memorabile, nonostante il ritmo di gioco sia in generale piuttosto basso, e con pochi picchi durante tutta la durata dell’avventura.

Il prezzo del VR
Seppure sia tra i giochi più longevi in VR sulla console Sony, attestandosi tra le 4 e le 6 ore di gioco per essere completato, e a cui possiamo aggiungere almeno altre 2 ore se intendiamo esplorare al meglio il pianeta e tutti i suoi segreti, il prezzo di vendita di 59€ risulta piuttosto alto, anche considerato che in nord america è stato venduto al prezzo di partenza di 39$. Tuttavia si trova già scontato, e non da poco il fatto che il gioco è stato anche completamente doppiato in italiano, il che ci sottrae dal dover utilizzare i sottotitoli in caso di necessità, e sicuramente aiuta ad aumentare il senso di immersione.

Conclusioni
Robinson: The Journey è un’avventura in VR davvero spettacolare alla vista, un po’ meno divertente da giocare per via di enigmi alla lunga troppo simili tra loro ed un ritmo di gioco non sempre azzeccato. Completamente in italiano, giocabile con il Dualshock 4 e non con i Move. Ha una buona durata e tante altre cose da fare una volta completato, pur portando un po’ di “motion sickness” dovuta alla libertà assoluta di movimento concessa.

VOTO: 80

+ Graficamente tra i migliori VR, e ci sono i dinosauri!

+ Discretamente longevo

– Libertà di movimento, ma questo porta ad un po’ di nausea sulla lunga durata

– Puzzle alla lunga un po’ noiosi

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