P.T. ovvero Silent Hill secondo quel matto di Kojima

p.t. silent hill norman reedus

Arrivo forse con un po’ di ritardo, ma la PS4 è entrata in casa mia solo da un paio di settimane… ma che è sto P.T.? E’ l’ennesima genialata di Kojima, quel jappo matterello che da anni tenta di portare il cinema nei videogiochi, sfogando le sue manie da regista pur mantenendo quella fantasia tanto gradita nella sue produzioni, che non mancano mai di contenere elementi tutt’altro che realistici e cari ai videogiochi.

A questo giro si cimenta con una saga storica come Silent Hill, un horror nato ai tempi della PS1, che puntava meno alle situazioni splatter (pur non mancando la violenza) e più all’atmosfera lugubre e disturbante appunto di Silent Hill, questa cittadina che racchiude tanti segreti e storie malate, che non riguardano mai solo i protagonisti.

Qui lo fa in collaborazione con niente meno che Guillelmo del Toro, e un volto noto come Norman Reedus diventato famoso grazie alla serie tv di The Walking Dead.

L’idea che ha fatto storcere il naso ai fan di vecchia data, ma la cui formula è davvero ben riuscita, e questo gli è riconosciuto da tutti, è stata quella di utilizzare per la prima volta nella serie una visuale in prima persona, riuscendo a creare un’atmosfera cupa e paurosa sfruttando praticamente un corridoio soltanto per tutta la durata di questo Teaser Demo, che non manca di trovate interessanti, eventi che non capitano uguali ad ogni partita, ed enigmi interessanti.

La tensione è palpabile in ogni momento, aiutata da una realizzazione grafica e sonora davvero convincenti ed estremamente curate.

A chi cerca quindi qualcosa di davvero pauroso in questa nextgen non posso che consigliare di provarlo, meglio di notte e con delle cuffie senza distrazioni, e consiglio di lasciare attaccato al pad della PS4 il microfono, potrebbe tornare utile… 🙂

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