Civilization e la sindrome da: “L’ultimo turno e poi smetto, giuro!”

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“Ok, è tardi, è il caso di chiudere e andare a nanna… un ultimo turno e poi smetto!”

Eh sì, la sindrome da “ultimo turno/partita/pagina”… quando qualcosa ti prende a tal limite da non riuscire a smettere, stile assuefazione!

Eh sì, abitudini prese da piccoli ma che non ci lasciano da grandi… anzi da grandi è peggio! Finchè sei bambino hai i genitori che ti intimano: “Basta, spegni, ultima partita!” quando va bene… sennò il più tombale: “spegni subito o te lo sequestro!”, e vai a spiegare che non puoi spegnere subito, devi salvare per non perdere tutto il tempo che ci hai speso dietro! Certo poi magari con la scusa ci scappava quel minutino rubato in più…

Ora invece la situazione è fuori controllo, nessuno ti rompe le scatole e solo la tua coscienza e la sua fievole vocina ti dicono di smettere: “Dai dani, chiudi… è tardi, domani mattina ti devi alzare…” e tu rispondi: “Sì sì, sto spegnendo, sistemo sti dannati Zulu che mi si son alleati con i Cinesi e spengo, sennò poi domani non mi ricordo più che cavolo stavo facendo… ah già rinnovo anche l’alleanza con i Vichinghi e sposto le truppe per preparare l’attacco, così mi porto avanti!”, e il tempo passa… non sono impazzito giuro, stavo simulando una classica partita ad un gioco strategico a turni storico!

Sì bè, almeno per me il passatempo droga per eccellenza è sempre stato Civilization, in particolare il primo per me ha sempre avuto un fascino magnetico, nostalgia forse… per intenderci è uno strategico a turni in cui si fa crescere da zero una civiltà e ci si scontra inevitabilmente con le altre che cercano di popolare il pianeta, portando a risultati e soluzioni sempre differenti, e poi dai è chiaro che se tra 2 turni sul tabellone di gioco finisco di costruire le Piramidi è improponibile dire “bè dai spengo, finisco domani”, anche il faraone sarebbe d’accordo con me!

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