PS4 – Dragon Quest XI – Recensione

Disponibile per:PS4, PC, Xbox One, Switch

Dragon Quest XI: Echi di un’Era perduta, è l’ennesimo capitolo di questa longeva saga di Square Enix, ci metterà nei panni del “Lucente” per sconfiggere il Signore Oscuro, viaggiando intorno al mondo in un’epica avventura.

Il bene ed il male
Dragon Quest XI ci porrà di fronte alle più classiche delle trame, con il protagonista rappresentante del bene, unico e predestinato salvatore del mondo in quanto nato con il potere del Lucente, e dall’altra parte una forza oscura che si staglia all’orizzonte, il Signore Oscuro che sta tornando per minacciare il mondo. Il cast è abbastanza differenziato, e seppur non si discosta dal classico gruppo composto da: Ladro, Mago, Curatore, etc…, c’è qualche personaggio più riuscito e qualcuno meno, anche se si sente un pochino la mancanza di approfondimento delle loro personalità all’interno della storia… in quanto al protagonista c’è poco da dire, essendo un personaggio muto come da tradizione e non particolarmente carismatico.

Battaglie a Turni
Dragon Quest XI riprende la visuale in terza persona come in DQ VIII, anche se rimane prettamente estetica, e rimane fedele al sistema di combattimento a turni. Pur mancando una qualsiasi indicazione dell’ordine turni, che da un lato costringe ad essere molto cauti ma dall’altro nega un po’ di tatticismi, il sistema è comunque molto semplice da gestire. Quando sarà il nostro turno potremo decidere in tutta calma come agire tra Attacchi, Tecniche, Magie, Oggetti o gestione del party, magari cambiando un membro, o modificando le Tattiche di Gruppo, infatti è possibile evitare di comandare l’intero party, ma decidere di “assegnare” un comportamento ai nostri membri, che così agiranno automaticamente quando è il loro turno! In questo modo si velocizzano situazioni piuttosto banali come gli scontri più frequenti, assegnando ad esempio il ruolo di curatore ad un personaggio e quello di attaccante ad un altro, pur con la libertà in qualsiasi momento di decidere di voler comandare ogni membro personalmente, magari contro i Boss o i nemici più impegnativi.

Toriyama Style
Il comparto tecnico di Dragon Quest XI è di ottimo livello, con la direzione artistica affidata ancora una volta a Toriyama, su PS4 il dettaglio grafico è davvero ottimo e pulito nel risultato, sia per i personaggi che per le ambientazioni. Non si grida al miracolo, ma in generale l’effetto finale è molto gradevole. Nota molto dolente invece per il comparto sonoro, con la scelta di non avere una colonna sonora “orchestrata” ma dallo stile più retrò, che un pochino stona e soprattutto alla lunga risulta anche un poco fastidiosa. C’è anche da segnalare qualche rallentamento in alcune zone di gioco, in particolare durante le battaglie.

Griglia delle Skill
Dragon Quest XI permette di personalizzare le abilità di ogni membro del party grazie ad una griglia delle Skill, che consente di “decidere” quale tipo di abilità sbloccare, in particolare in base al tipo di arma che vorremo far utilizzare ai nostri personaggi. Ad esempio per il protagonista possiamo sviluppare il ramo per Spada e Scudo, oppure quello per Spade a due mani, per un altro c’è la scelta tra mani nude e lance, un altro bacchette o scettri, e così via… Queste scelte possono essere anche modificate in qualsiasi momento pagando il “conio virtuale”, quindi se da un lato ci costerà eventuale fatica e danaro, dall’altro non siamo vincolati per sempre alle scelte fatte se decidiamo di rimodulare un po’ di abilità.

Un mondo vasto
Dragon Quest XI ha una mappa piuttosto ampia, anche se non delle più grandi mai viste, ma soprattutto è densa di contenuti, tra sub quest, tre atti di gioco (di cui il terzo che per il picco di difficoltà pare quasi un post-game), e tanti tesori da trovare, avversari opzionali da sconfiggere, e oggetti da trovare. Una novità di questo capitolo è la “Forgia” che ci permetterà di utilizzare gli oggetti raccolti in giro per creare nuove armi, armature, accessori e così via… a patto di conoscere la ricetta! Queste ultime possono essere acquisite esplorando per bene ogni città, villaggio o mappa del mondo, nascoste all’interno di libri rossi sparsi nelle librerie. La “Forgia” si rivela indispensabile per creare accessori anche molto potenti, ed è un diversivo divertente che diventa un minigioco da svolgere durante le pause negli accampamenti. Il mondo sarà diviso in due parti, una è la mappa “generale” esplorabile quando avremo dei mezzi di spostamento, mentre le “altre” sono le mappe delle varie zone di gioco, all’interno delle quali ci saranno di tanto in tanto dei punti di salvataggio accompagnati da dei focolari, dove potremo trovare ristoro, chiacchiarere con i compagni di gruppo per scoprire cosa pensano degli ultimi eventi, ed appunto utilizzare la forgia.

Conclusioni
Dragon Quest XI è quanto di più classico un JRPG può offrire, quindi digerito ciò, possiamo fermamente sostenere che sia un titolo dalle molteplici qualità ludiche e tecniche. La cura artistica è di ottimo livello, il gameplay è quello classico di un JRPG e della serie, con qualche piccola variante, che offre tutto sommato una sfida giusta nella sua versione normale, ed una più impegnativa per chi desidera attivare quella “draconica”. Un’avventura spensierata che non manca di diventare più seria nei momenti giusti, con un cast variegato e un mondo discretamente ampio e molto differenziato. Peccato per l’inciampo sulla qualità della colonna sonora.

Voto:90

+ Longevo e pieno di contenuti

+ Pur rimamendo molto classico nel gameplay, risulta comunque divertente

– Il livello di difficoltà in generale poteva essere calibrato meglio

– Trama telefonata quasi del tutto ed in generale un po’ troppo “classica”

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