PS4 – Bloodborne – Recensione

Disponibile per: PS4

Bloodborne è il seguito spirituale della serie Dark Souls, che esplora una nuova ambientazione ed un gameplay rinnovato, strizzando l’occhio ad Edgar Allan Poe.

Una città corrotta
Bloodborne è ambientato a Yharnam, una città chiaramente corrotta dall’oscurità, dove il pericolo si nasconde ad ogni angolo, e dove i Cacciatori cercando in qualche modo di mantenere sotto controllo il male, facendo pulizia delle amenità che la popolano. Il nostro protagonista si ritrova misteriosamente in questi luoghi, e spostandosi tra il mondo “onirico” che farà da “hub” di pace, e Yharnam stessa, dovrà svelare i misteri di questi luoghi, cosa sia successo a questa città, chi sono i mostri che la popolano, chi è Cacciatori che li braccano, e perchè sia successo tutto ciò. L’ambientazione, la direzione artistica, la storia stessa sono pesantemente influenzati dalla bibliografia di niente meno che E.A.Poe, e chi è fan dei suoi romanzi, non faticherà a trovare molte citazioni al suo mondo dell’oscurità e dell’horror.

Difficile, come i suoi predecessori
Bloodborne non fa differenza, e come da tradizione è un gioco che richiede molta dedizione, pazienza, ed indubbiamente anche una certa abilità per essere giocato e completato. Ripaga con un gameplay, che rispetto alla controparte dallo stile fantasy medievale, si presenta veloce e senza tregua, qui infatti non esistono scudi (se non uno solo ottenibile ed utilizzabile, ma evidentemente inutile allo scopo, e chiaro easter egg degli sviluppatori), ma solo armi d’attacco, armi bianche e da fuoco. Avremo infatti a disposizione varie armi bianche dal design molto originale, ognuna delle quali ha due modalità di utilizzo, infatti si potranno “trasformare” in tempo reale in modo da garantire due stili differenti di utilizzo, ed ad accompagnarle potremo scegliere un’arma da fuoco, qui utilizzata anche per i “parry”, ovvero per parare con il giusto tempismo gli attacchi nemici in modo da permetterci di eseguire un attacco letale, ma se sbaglieremo pagheremo subendo danni notevoli essendo completamente scoperti. Come dicevo non ci sono scudi, ma è stato sviluppato un inedito sistema di schivate, che rendono il gameplay estremamente dinamico, inoltre viene incentivato l’attacco, infatti se saremo stati appena feriti, colpire l’avversario ci permetterà di recuperare la vita persa grazie al suo sanghe che verseremo danneggiandolo.

Un labirinto gotico
Bloodborne artisticamente è un lavoro pazzesco, un mondo gotico originale e fantastico da esplorare, grazie al solito eccelso lavoro di level design, che ci permette di esplorare luoghi enormi, ma sempre perfettamente interconnessi tra loro, rendendo da un lato stimolante l’esplorazione alla ricerca di scorciatoie per evitare di dover percorrere un’altra volta i luoghi ed i pericoli che compongono il mondo di gioco. La città non è l’unico luogo che esploreremo, ci sono anche catacombe, foreste, fogne… e anche il bestiario è estremamente vario, da serpenti enormi, ragni giganti, mostri armati fino ai denti… e anche i Cacciatori stessi, a volte ostili anche a seconda di come ci comporteremo, come da tradizione dei “souls” infatti, il mondo di gioco è vivo e si plasma intorno ad alcune nostre azioni, rimanendo criptico ed affascinante, e narrando la sua storia tramite oggetti, armi, personaggi misteriosi e luoghi.

Collaborare e sfidare
Bloodborne ripropone anche il sistema di collaborazione e sfide, potremo infatti evocare altri Cacciatori per farci aiutare a superare sezioni o boss particolarmente ostici, ma allo stesso tempo potremmo essere invasi da Cacciatori ostili che cercano lo scontro e ci ostacoleranno nella nostra avventura. Similmente rimangono disponibili i consigli degli altri giocatori scolpiti per terra, a cui anche noi potremo chiaramente contribuire, o fare qualche dispetto lasciando in giro informazioni fasulle. Non mancano tanti boss e luoghi segreti da scoprire, ed inoltre è possibile giocare dei dungeon creati “proceduralmente”, ognuno diverso dall’altro, condivisibili dai giocatori su internet, e con al loro interno altri segreti, mostri, oggetti, armi e quant’altro tutti da scoprire!

Conclusioni
Bloodborne supera la serie Dark Souls, svecchiando la formula con un gameplay molto più dinamico, con una direzione artistica nuovamente pazzesca e curata, completamente differente ed affascinante, ed ancora una volta con una storia raccontata tramite piccoli dettagli tutti da scoprire con pazienza, o da godere nella sua forma misteriosa che la rende tanto affascinante.

Voto:95

+ Artisticamente sublime

+ Gameplay dinamico e fresco

– Pochi difetti

– Qualche problema tecnico di fluidità

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