PS4 – Gravity Rush 2 – Recensione

Disponibile per:PS4

Gravity Rush 2 vede Kat tornare ancora una volta per giocare con la gravità, ma questa volta la piattaforma di riferimento non è più la PSVITA, ma la PS4 per cui è esclusiva. Si sentiranno traditi i vecchi fan della serie possessori della portatile Sony?

Di nuovo Kat!
Gravity Rush 2 ci metterà di nuovo nei panni di Kat, la “regina della gravità”, ovvero una giovane ragazza con il potere di modificare la gravità e quindi di svolazzare in ogni direzione, ed allo stesso tempo applicare questo potere agli oggetti che la circondano. La storia riprende non proprio da dove era finito il capitolo precedente, ma seppur giocabile direttamente, prende spunto dall’anime che spiega cosa è successo tra il primo episodio e questo seguito, ovvero come Kat e Syd si siano ritrovati risucchiati in un altro luogo, e Kat sia rimasta senza poteri!

La regina della gravità
La particolarità di Kat è che può controllare la gravità, sia per spostare se stessa nell’ambiente, svolazzando come vuole da un luogo all’altro, sia per far gravitare persone e oggetti intorno a lei, così da trasportarli o all’occasione usarli come arma. Le novità sono altri poteri aggiuntivi, ovvero una gravità più leggera, “lunare”, che la rende più veloce ma meno potente, e la contrapposta gravità molto più pesante, che la rende potentissima ma anche lentissima. Verso le parti conclusive del gioco inoltre acquisirà un ultimo potere che la rende particolarmente temibile, ma che si attiva solo a determinate condizioni. Kat potrà migliorare le sue capacità combattive grazie ai cristalli rosa, raccoglibili nel mondo di gioco, od ottenibili con le sfide sparse in giro.

Storia principale e contorno
La storia principale del gioco ci mette un po’ a “decollare”, ma nel suo complesso è ben scritta, divertente ed interessante, e ci svelerà finalmente le origini di Kat stessa! Purtroppo non si può dire lo stesso delle tantissime missioni secondarie a disposizione. Queste da un lato mostrano e rivelano come funziona il mondo in cui vive Kat, ma la maggior parte sono del tutto evitabili, ripetitive ed alla lunga noiose… forse sarebbe stato meglio averne meno ma più di qualità. Avremo inoltre delle missioni sfida a tempo di vario genere… percorsi, lotte, “fattorino”… queste danno come ricompensa i cristalli rosa perlopiù, mentre le già citate secondarie danno talvolta dei nuovi gesti e costumi, ma nulla per cui viene davvero voglio di completarle. In generale il gioco porta via una ventina di ore per essere completato solo nella sua storia principale, ed il contorno riesce quasi a raddoppiare questa cifra.

Gravità portami via
La feature principale rimane la possibilità di modificare la gravità, e qui il lavoro fatto è buono rispetto al primo capitolo su PSVITA. Se rimangono i poter già visti, ne sono stati aggiunti di nuovi, è rimasto il controllo tramite giroscopio, e sono stati resi più precisi in generale i comandi. Sicuramente ha aiutato la potenza della console casalinga Sony, così come ha aiutato anche per riprodurre ambienti di gioco ancora più belli ed ampi. Proseguendo con la storia infatti, il mondo di gioco si espanderà sempre di più, diventando infine un grandissimo “hub” dove potremo spostarci tra una città volante e l’altra, ognuna con il suo design, le sue storie e la sua conformazione.

Conclusioni
Gravity Rush 2 è la degna conclusione di una saga iniziata su PSVITA, rimasterizzata per PS4 e conclusasi solo su quest’ultima. Rimane divertente, con dei personaggi spensierati, un mondo originale e ben costruito, ed un gameplay che funziona nonostante qualche difetto

Voto:80

+ Direzione artistica e musicale ottime

+ Bella storia, divertente da giocare

– Controllare la gravità da ancora qualche grattacapo

– Molte missioni secondarie sono noiose/strong>

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