PS4 – Knack – Recensione

Disponibile per:PS4

Knack è uno dei titoli di lancio della PS4, finalmente gratis con il PSPLUS di Febbraio 2018, ci permette di provare il platform di Mark Cerny.

Esperto di platform?
Mark Cerny ha lavorato a molti platform famosi nella sua carriera tra cui: Crash Bandicoot, Spyro the Dragon, Ratchet&Clank… in diversi ruoli e periodi. Da lui quindi ci si aspettava un platform di un certo livello. Va sicuramente giudicato con un occhio diverso, considerando che è un gioco di lancio della console, e quindi ha diritto a qualche attenuante.



Chi è Knack?
Sony sperava forse di creare una nuova mascotte per PS4, considerato che il genere platform è dominato da Nintendo, ed i bei tempi di Crash Bandicoot e Jak&Daxter prodotti in casa Sony sono oramai un lontano ricordo. Knack è un mostriciattolo fatto di varie forme geometriche incastrate tra di loro, corpo piccolo e testa grossa (e anche naso notevole)… il design studiato anche per dimostrare la capacità di PS4 di gestire la fisica del suo corpo, che quando distrutto vede rotolare via tutti i suoi componenti. Purtroppo il design non è particolarmente accattivante, ed il carisma non aiuta neanche, risultando un protagonista abbastanza blando.

Abbiamo una storia? Purtroppo sì…
Crash aveva una storia appena accennata e puntava sul divertimento, il buon Spyro si spingeva un pelo oltre ma il gioco rimaneva il fulcro, qui la storia è la base di tutto, con anche molte scene di intermezzo, ma è un vero disastro. I protagonisti sono tutti noiosi e stereotipati, non c’è un vero antagonista interessante, la banalità regna sovrana sia nella direzione delle scene che nei dialoghi… verrà facile ad un certo punto sfruttare la possibilità di saltare qualsiasi scenetta cliccando il tasto dedicato, e non è un buon segno.

Salta, picchia, prosegui
Knack ha diverse forme, ad ogni capitolo parte solitamente nella sua forma più piccola, dove possiede pochissima vita, e quindi con uno o due colpi morirà, e proseguendo raccoglierà i cubetti sparsi per il livello, diventando più grande, potente e resistente, inoltre in alcune occasioni assorbirà altri elementi come legno, ghiaccio e metallo, acquisendo dei bonus e dei malus (debole al fuoco, ai magneti,…). Inoltre ci sono delle stanze segrete dove troveremo dei componenti, i quali una volta raccolti e completata la categoria corrispondente, sbloccheranno delle funzionalità in più per Knack, come un contatore di combo, un segnalatore di stanze segrete, forme particolari… ma non basterà completare il gioco una volta per raccogliere tutti i componenti, ma più partite consecutive in cui mantenere quanto già ottenuto.

Salta, picchia, assorbi…
La struttura dei livelli di Knack è assolutamente lineare, non ci sarà quindi possibilità di esplorare i livelli in alcun modo, nè di provare percorsi alternativi. Ed anche la sequenza di azioni si ripete allo stesso modo per tutti i 13 capitoli che compongono il gioco, per un totale di circa 10 ore di gioco. Si raggiunge una zona con dei nemici, si fa attenzione a capire il timing dei loro attacchi, e dopo averli schivati si attacca per sconfiggerli e poter proseguire. Purtroppo la varietà è davvero ridotta all’osso, seppur il numero di nemici è discretamente diversificato. Knack ha un attacco principale da terra, che può essere combinato con un “dash” per effettuarlo più velocemente, o mentre si salta per un attacco dall’alto, inoltre caricando le barre dedicate, potrà effettuare diversi attacchi speciali, tra cui un tornado, dei “colpi a distanza”, e così via… per schivare i nemici ha invece un tasto dedicato! Knack risulta inizialmente un po’ legnoso da comandare, ma dopo un po’ ci si fa l’abitudine, nonstante ciò è da segnalare una telecamera fissa non sempre ottimale, e che talvolta rende un po’ difficile calcolare bene le distanze tra il protagonista e gli avversari!

Maledetti checkpoints!
Knack già a difficoltà “Normale” risulta incredibilmente impegnativo, l’unico modo per goderselo senza troppi patemi è la difficoltà minima, mentre quella più alta è un’ottima sfida per chi ama confrontarsi con la perfezione. A rendere la situazione ancora più ostica sono i checkpoint, che spesso risultano mal posizionati, ma soprattutto non sono segnalati, lasciando quindi sempre il giocatore nel dubbio se dovrà ripetere diversi minuti di gioco, o se può rilassarsi per affrontare la zona successiva.

Grafica datata?
Graficamente Knack non è male, ha un decente livello di dettaglio, e ora supporta anche la modalità a 60fps o a dettagli maggiori con l’arrivo della PS4 PRO, il problema maggiore risiede nel lato artistico: banale, pigro, ripetitivo e poco ispirato. Nè le location, nè i protagonisti dell’avventura risultano interessanti ed originali. Sul lato sonoro nulla di particolare da segnalare, abbastanza anonimo anche quello.

Conclusioni
Knack è un platform impegnativo, lineare, poco ispirato. Ha una storia banale e noiosa, dei protagonisti non carismatici ed in generale è una mezza delusione. Forse il seguito saprà correggere i tanti errori presenti?

Voto:50

+ La difficoltà lo rende almeno interessante da giocare perchè pone una sfida al giocatore

– Linearissimo

– Storia banale e noiosa

– Checkpoint e difficoltà mal calibrati

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