PS4 – Hellblade: Senua’s Sacrifice – Recensione

Disponibile per:PS4, XBox One, PC, Switch

Hellblade: Senua’s Sacrifice è il nuovo lavoro di Ninja Theory, famosi per Enslaved, il remake di DMC (Devil May Cry), e andando molto a ritroso per Heavenly Sword, uno dei primi titoli PS3.

Senua la guerriera
Hellblade: Senua’s Sacrifice parla di Senua, una guerriera Celtica, allontanata e ghettizzata dal suo clan che la credeva maledetta, e che in seguito a degli sconvolgenti avvenimenti che ci verranno svelati col proseguire della storia, si trova da sola ad esplorare dei luoghi pervasi dall’oscurità, con lo scopo di incontrare la divinità Norrena Hela, in modo da chiederle di salvare l’anima del suo amato. Un viaggio non solo fisico nel mondo della mitologia Norrena, ma anche psicologico attraverso la mente malata e ferita della protagonista.

Disturbi mentali
Senua non è la classica eroina forte e inarrestabile, al contrario è forse uno dei guerrieri più fragili che esistano, infatti soffre di varie forme di disturbi mentali. Allucinazioni, voci, confusione, flashback improvvisi… Senua vive in una sorta di realtà parallela in seguito ad una malattia in parte probabilmente ereditata, e poi venita del tutto fuori dopo gli eventi sconvolgenti che si verranno a scoprire. Per realizzare in modo credibile questo aspetto, e per esplorarlo in modo convincente ed anche didattico da un certo punto di vista, il team di sviluppo si è rivolto ad una società che cura proprio questi aspetti psicologici, ed ha incontrato varie persone che ne soffrono per poter comprendere davvero cosa significasse dover convivere con questi tipo di problemi. E’ disponibile col gioco un breve documentario che spiega come hanno collaborato in questo ambito, mentre su Youtube ci sono una serie di puntate dedicate all’intera realizzazione del titolo.

Puzzle e combattimenti
Hellblade si può definire come un’avventura creata principalmente per raccontare una storia, o ancora meglio una condizione mentale, e per farlo sono stati usati in modo intelligente i puzzle che andremo ad affrontare, senza disdegnare un po’ di azione durante i combattimenti con le “allucinazioni” di Sera. I luoghi che esploreremo saranno di fatto dei corridoi, realizzati in modo puntiglioso e dal livello artistico altissimo, fino ad arrivare di solito ad aree un po’ più ampie dove dovremo risolvere degli enigmi per proseguire. In alcuni casi dovremo imparare a plasmare il mondo secondo nuovi punti di vista, sfruttando dei portali che cambiano la realtà che abbiamo di fronte, oppure trovare dei simboli nascosti nell’ambiente che ci circonda, o ancora passare da una dimensione all’altra… i combattimenti per quanto semplici sono abbastanza divertenti, soprattutto le prime volte. Avremo a disposizione due attacchi, uno veloce e debole ed uno lento e potente, oltre che alla possibilità di sbilanciare il nemico con un calcio, o mescolare i tipi di attacchi per crearne uno più lungo ed efficace. E’ anche possibile schivare gli attacchi nemici, e pararli, in particolare se premeremo il tasto di parata al momento giusto potremo contrattaccare con più potenza. Inoltre Senua può “caricare” la possibilità di rallentare il tempo e colpire con più forza i propri nemici.

Artisticamente superbo
Nonostante Hellblade sia una produzione “budget”, tanto che è uscito al modico prezzo di 29€, il livello grafico è assolutamente magnifico, e presenta forse la miglior recitazione mai vista in un videogioco. La protagonista è dettagliata talmente tanto da sembrare vera, tanto che non stona di fronte agli attori reali che vengono inseriti in alcune sequenze di gioco in forma di allucinazioni. Anche il mondo che la circonda è spettacolare da vedere ed esplorare, con un dettaglio ottimo, ma soprattutto una direzione artistica davvero superba, che lascerà più di una volta con la bocca aperta, non solo per la realizzazione tecnica, ma anche per le ambientazioni, la regia e la fotografia di quello che ci si parerà davanti. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora ben inserita nei momenti giusti, ma soprattutto dal sonoro 3D, infatti anche con delle semplici cuffie stereo potremo godere di una “finto” sorround, ed in particolare saremo accompagnati per tutta l’avventura dalle voci che Senua sente nella sua testa, e per davvero ci sembrerà che siano intorno a noi.

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Conclusioni
Hellblade: Senua’s Sacrifice è un’avventura graficamente ed artisticamente superba, che affronta una tematica ancora poco esplorata dai media, quella dei disturbi mentali. Uno spettacolo per gli occhi ed intrigante da vivere, divertente negli enigmi e (in buona parte) anche nei combattimenti.

Voto:90

+ Graficamente ed artisticamente eccezionale

+ Gameplay ben inserito nella narrazione

– Molto lineare e nessuna rigiocabilità

– Alla lunga i combattimenti vengono un po’ a noia

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