PSVR – Statik – Recensione

Disponibile per:PS4 (solo PSVR)

Statik è un puzzle game ingegnoso, con ambientazione da laboratorio misterioso, in cui ci ritroveremo a fare da cavie per alcuni test di “intelligenza”.

Statico
Come suggerisce il titolo, il gioco è estremamente “statico”. Ci troveremo seduti e legati ad una sedia in diverse stanze, tutte chiaramente dei “laboratori” di studio scientifici, e accanto a noi un “dottore” intento a prendere appunti, con il volto nascosto che ogni tanto farà qualche domanda o commento sui nostri progressi. Dettaglio ultimo ma non meno importante, le nostre mani sono racchiuse in delle scatole meccaniche, dei portentosi ed ingegnosi marchingegni, che alla pressione di ogni tasto del nostro pad DualShock 4, reagiranno in qualche modo attivando una funzione della scatola stessa. A noi l’arduo compito di dare il giusto significato ad ogni tasto, così da “risolvere” ogni enigma racchiuso nelle scatole fino a stampare lo “scontrino” che certifica il nostro successo e ci permette di passare al livello successivo.

La potenza del Dualshock 4
Statik è quindi un puzzle game fatto di scatole meccaniche. Il Dualshock 4 viene usato per comandare con ogni tasto una funzione diversa della scatola che avremo di fronte, che andrà anche guardata da ogni lato per verificare tutte le sue caratteristiche. I progressi nella risoluzione di ogni scatola risultano evidenti, ma inizialmente non ci viene mai impartita alcuna istruzione nè suggerimento, starà quindi alla completa intuizione del giocatore capire come risolvere ogni enigma. Se da un lato inizialmente spiazza non avere di fronte un Dualshock 4 ma una strana scatola meccanica, dopo pochi secondi ci renderemo conto di quanto questo sia irrilevante, in quanto si tratta tutto di un gioco di memorizzazione dei nostri gesti in funzione della reazione che andremo a esercitare sulla scatola stessa.

VR in un puzzle game?
Non mi sento di dire che sia assolutamente necessario, ma ha sicuramente due vantaggi in questo caso. Il primo è l’immersività, in quanto il nostro protagonista è seduto e l’osservazione della scatola in ogni sua funzione e dettaglio ne giova parecchio, e l’altra è la comodità, in quanto la concentrazione sugli enigmi diventa totale, così come l’ambiente circostante ed la scatola stessa. Il livello di dettaglio è più che ottimo, e la solita risposta immediata ad ogni nostro input impeccabile. Da segnalare qualche problema di tracciamento del Dualshock 4, che quando viene perso di vista richiede addirittura il riavvio del gioco stesso per riuscire a calibrarlo di nuovo correttamente.

Conclusioni
Statik è un titolo forse un po’ breve, ma in ogni caso originale e molto divertente, infatti le 4-5 ore di gioco (a seconda della nostra abilità) necessarie per completarlo,
scorrono fluide e piacevoli, grazie all’uso intelligente del Dualshock 4, che garantiscono l’immersione del giocatore negli ingegnosi puzzle nascosti in ogni scatola presente nei livelli di gioco.

Voto:80

+ Uso intelligente del Dualshock 4

+ Il VR è il modo perfetto per vivere questa esperienza

– Un po’ corto

– Quando viene perso il tracciamento del Dualshock 4, a volte l’unica soluzione è riavviare il gioco

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