PSVR – Bound – Recensione

Disponibile per:PS4 (con o senza PSVR)

Bound, sviluppato dai Plastic (Linger in Shadow e Datura), è un racconto, attraverso un mondo visionario esplorato tra passi di danza e cullati.

Ricordi
Bound inizia con una donna incinta, che si siede in riva al mare in una giornata tranquilla, inizia a sfogliare il suo diario di quando era bambina, e si immerge in quelli che sono i suoi ricordi, fatti di emozioni e paure, di quello che è stata la sua infanzia e di quello che, ora che porta un bambino in grembo, vuole affrontare perchè non vuole che anche suo figlio debba sopportare quello che è successo a lei.

A passo di danza
Bound ci immerge in un mondo visionario, fatto di forme geometriche vive e pulsanti, di protagonisti dalle fattezze quasi aliene, e di una ragazza, una principessa, che si muove a passo di danza, in ogni suo passo, movimento, gesto. La protagonista di Bound offre, anche grazie alle straordinarie animazioni che i Plastic le hanno saputo donare, uno spettacolo continuo, perchè ogni suo gesto è un passo di danza, anche la semplice camminata, la corsa, l’appoggiarsi con grazia ad una parete, superare un pendio scosceso od arrampicarsi per una corda, tutto viene fatto in modo armonioso, accompagnato da una colonna sonora perfetta e cangiante.

Paure dell’infanzia
Bound racconta il passato di questa donna attraverso i ricordi dei suoi traumi che l’hanno segnata da bambina… il fuoco, gli “uccelli” a forma di aeroplanini di carta, dei mostri giganti che si battono tra loro… tanti elementi che all’inizio vengono mostrati nel mondo immaginario della bambina, nel quale ci muoviamo ed esploriamo a passi di danza, ed è la stessa danza un elemento fondamentale a volte per superare alcuni ostacoli, così come si può immaginare fosse l’unico elemento in cui la bambina da piccola si rifugiava per poter sfuggire a queste paure. Tutto poi acquista un significato più preciso alla fine di ogni livello, quando vedremo da spettatori una scena che spiega a cosa è legato ogni singolo trauma… come in una foto in tre dimensioni, vedremo quell’attimo perso nel tempo passato.

Un mondo che è un’opera d’arte vivente
Il mondo di Bound è incredibile. Una volta indossato il visore e catapultati in questo mondo immaginario non potremo che rimanere a bocca aperta. Saremo circondati da strutture geometriche che si muovono, mutano e si adattano al nostro passaggio, sospesi sopra un mare di cubi vivo e pulsante, arrampicandoci per edifici dalle geometrie assolutamente fantasiose, dove le leggi della gravità sono del tutto reinventate, a volte sono reali, a volte si adattano al passaggio della nostra protagonista… un mondo immaginario che il VR rende davvero unico, anche grazie all’ottimo dettaglio e pulizia grafica che la PS4PRO riesce ad offrire.

Conclusioni
Bound è il perfetto esempio di come certi prodotti grazie al VR cambiano completamente pelle, passando da prodotti interessanti a veri e propri capolavori. Bound è un’esperienza audio-visiva senza precedenti, una storia come tante, ma che grazie alla realtà virtuale acquista ancora più forza e fascino, così come il mondo immaginario in cui si viene immersi

Voto:90

+ Uno spettacolo audio-visivo senza precedenti

+ Il VR è il modo perfetto per vivere questa esperienza

– Dal lato ludico è un po’ povero, seppur valido

– Senza VR perde buona parte della magia

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