PS4 – Wolfenstein II : The New Colossus – Recensione

Disponibile per:PS4, XBox One, PC, Switch

Wolfenstein II : The New Colossus riprende la storia da dove si era lasciata in The New Order, con Blazkowicz in fin di vita dopo aver ucciso il generale tedesco Deathshead. Ci troveremo di nuovo a decimare orde di nazisti, capitanate dal nuovo antagonista, il già affrontato generale Engel.

Feriti ma non domi
La prima metà del gioco ci vedrà nei panni di un Blazkowicz un po’ malconcio dopo quanto successo nel gioco precedente, scelta anche a livello di gameplay un po’ strana. Avremo infatti la vita dimezzata, ma a sopperire potremo equipaggiare il doppio dell’armatura, tuttavia questo risulterà in una difficoltà più marcata, con dei picchi in alcuni livelli pieni di nemici ben armati, anche considerato che il nostro arsenale non sarà fin da subito disponibile al completo… da metà gioco in poi invece la musica cambia, la difficoltà, se non per casi sporadici, è meglio calibrata, e avremo a nostra disposizione più armi ed abilità a renderci la vita più facile, e soprattutto a renderla difficile ai nazisti

Decimare nazisti
Rimane evidente che il punto di forza della serie è l’idea di decimare gli spietati nazisti, senza alcuna pietà, che siano soldati, generali, o macchine da guerra. Il livello di violenza è quindi parecchio alto, sangue a fiumi, amputazioni, esplosioni… non è certamente adatto ai più impressionabili. A rincarare la dose è l’immaginaria invasione degli Stati Uniti, in cui i Nazisti sono sbarcati e hanno preso il controllo del paese, colpendo nell’orgoglio i tanto pieni di sè “Americani”. Blazko (anche detto Terror Billy) si adopererà quindi per tentare una rivoluzione all’interno del paese, e con l’occasione verrà approfondito anche il suo passato e le sue origini, tramite qualche flashback ed una missione dedicata.

Armato fino ai denti
Pistole, fucili, mitragliatori, lanciagranate, fucili laser, lanciafiamme… l’arsenale è ben fornito, e sarà anche possibile utilizzare le armi su entrambe le mani per aumentare la potenza di fuoco, e modificarle con alcuni potenziamenti trovabili nascosti nei livelli. Anche gli avversari non scherzano, oltre ai soldati semplici dovremo infatti affrontare quelli più corazzati, ma anche alcuni generali con armi molto più potenti, fino ad arrivare a vere e proprie macchine da guerra estremamente letali. A nostra disposizione, da metà gioco in poi, avremo però delle abilità ulteriori tra cui scegliere, senza entrare troppo nel dettaglio potremo decidere di migliorare le nostre abilità “stealth”, la nostra potenza “fisica” o le nostra “agilità”… il gioco si presta parzialmente anche a superare le sezioni totalmente di nascosto, ma oltre ad essere difficile, non è neanche particolarmente divertente evitare gli scontri a fuoco. Inoltre molte sezioni dei livelli che affronteremo, avranno dei “generali” da scovare, e indicati tramite un puntatore in alto allo schermo, che indica direzione e distanza di quest’ultimo; questi particolari nemici hanno la capacità di chiamare i rinforzi, quindi è buona norma sbarazzarsi di loro prima di far scattare qualsiasi allarme.

United Nazi of America
La varietà di location che andremo a visitare è discreta, perlopiù disposti negli Stati Uniti, ma il level design è in parte inferiore al precedente capitolo. Per assurdo ho trovato molto più divertenti i livelli compatti e chiusi, piuttosto che le location che cercando di aprirsi e dare spazio di manovra. Non manca comunque qualche sezione davvero ben disegnata e qualche cameo a sorpresa. Una novità è inoltre la mappa di guerra, dalla quale potremo partire alla caccia di generali nazisti, e sarà utilizzabile nelle fasi avanzate di gioco, o anche dopo aver completato la trama principale.

I prodigi della tecnologia
Il reparto grafico è stato tirato a lucido. Nonostante già New Order fosse ben realizzato, qui si nota una pulizia migliore, dettata dalla maggior esperienza degli sviluppatori, e con le console oramai rodate negli anni. Il gioco risulta fluido senza mai incepparsi anche nelle scene più catastrofiche, tutti gli effetti grafici sono al loro posto e piacevoli, così come lo stile semi-realistico con cui sono realizzati i personaggi è assolutamente in linea con le aspettative. La colonna sonora regala dei brani davvero belli e coinvolgenti, che sanno dare la giusta carica nei momenti adatti.

Conclusioni
Wolfenstein II : The New Colossus riesce solo in parte a bissare il successo del precedente New Order, con un level design meno riuscito, ma mantenendo l’ironia adulta e anti-nazista che contraddistingue la serie. Il gioco rimane frenetico e divertende.

Voto:83

+ Come massacra nazisti Blazkovicz… e diversi momenti memorabili!

+ Frenetico e divertente

– Level Design meno riuscito rispetto al precedente capitolo

– Nessuna componente Multiplayer (nel bene e nel male)

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