PS4 – Tales from the Borderlands – Recensione

Disponibile per: PS3, PS4, XBox 360, XBox One, PC, Switch, iOS, Android.

Telltales oramai veterana nelle avventure grafiche, dopo aver reinventato il genere in chiave più cinematografica e meno cervellotica, si è cimentata anche con brand molto particolari, ed è sicuramente il caso di Tales from the Borderlands, ispirato alla serie di sparatutto Borderlands di 2K, dal quale sono riusciti inaspettatamente ad adattare il mondo di gioco con una storia davvero divertente ed interessante.

Benvenuti su Hyperion! (e Pandora)
Tales from the Borderlands ci metterà di fronte a ben due protagonisti, Rhys e Fiona! Rhys è un dipendente della Hyperion, sulla stazione spaziale vicina alla luna di Pandora, che insieme al suo amico Vaughn cerca di scalare le posizioni aziendali, ma ovviamente qualcosa va storto, e decide di vendicarsi del suo nuovo odiato boss: lo scopo è rubargli l’affare che ha in mente, ovvero acquistare una rarissima chiave di un Vault, recandosi lui stesso a Pandora con i soldi per concludere l’accordo e soffiargli sotto il naso il merito! Ovviamente tutto va storto, ed entrerà in gioco anche Fiona, un’abile truffatrice di Pandora che intreccerà le sue disavventure con Rhys e tanti altri personaggi, tra cui Handsome Jack, il cattivone di Borderlands 2.

Boom! Bam! Bim!
Borderlands fa del suo marchio di fabbrica la tantissima azione, e Telltales è riuscita a riportarla anche nella sua avventura grafica. Senza apportare particolari novità a quella che è la solita formula utilizzata nelle loro avventure, si può però notare quanta cura è stata data alle scene d’azione. Spettacolari, veloci, talvolta con scelte multiple e spesso dedicate al tempismo per evitare il game over. L’azione si sposa benissimo con la storia, l’ambientazione ed i personaggi, senza mancare di essere spesso irriverente e strappare sorrisi di soddisfazione. Avremo quindi a disposizione le classiche 4 scelte multiple durante i dialoghi, mentre durante le scene d’azione ci muoveremo con i quick time event, assegnati sia ai tasti di movimento che ai bottoni del pad.

Violenza e Humor in Cell-Shading
Lo stile grafico di Borderlands si sposa perfettamente con il motore grafico di Telltales, tanto da sembrare quasi destino una collaborazione. La storia rimane fedelissima anche allo stile della serie originale,tanta azione frenetica, battute e humor a non finire, e amici robot a cui affezionarsi, spesso molto più umani degli essere umani stessi. Non mancheranno pericoli, scelte da cardiopalma, visite a location una diversa dall’altra e quant’altro. Non particolarmente presente la colonna sonora, se non in alcuni spezzoni dove però è inserita splendidamente con ottimi brani.

Conclusioni
Tales from the Borderlands è forse una delle avventure più divertenti di Telltales, e si incastra ottimamente nell’universo di Borderlands. Emotivamente non è la più trasportante, ma ha il merito di coinvogliare azione e storia in modo perfetto, con un ritmo sempre serrato e non banale.

Voto:85

+ Personaggi ben riusciti e storia divertente

+ Tante citazioni sia dai giochi stessi, sia in un contesto più ampio

– Decisamente troppo facile e pilotato

– Le scelte servono a modificare davvero poco gli avvenimenti

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